– Patologie –
Rachide e Rachialgia
Il Rachide vertebrale o colonna vertebrale è una struttura anatomica caratterizzata da numerosi elementi in stretta correlazione fra loro quali ossa, muscoli, legamenti, dischi intervertebrali, nervi, ecc. Tali componenti conferiscono e garantiscono alla struttura stessa tre principali funzioni: la funzione di protezione, la funzione di sostegno e la funzione di movimento.
La colonna è composta da un totale di 33 vertebre e suddivisa in quattro archi principali: cervicale, dorsale, lombare e sacro-coccigeo.
La Rachialgia invece è il temine aspecifico per intendere un dolore generalizzato e globale a livello della colonna vertebrale.
Cervicalgia
Il termine medico Cervicalgia definisce un dolore generico nella regione del collo il cui fastidio può esser presente da settimane, mesi o anni.
La sua comparsa è riconducibile, nella maggior parte dei casi, ad un’alterata meccanica delle strutture cervicali di cui è composta come ad esempio dei muscoli, dei legamenti, dei dischi intervertebrali e delle articolazioni posteriori che garantiscono al collo e alla testa sia il movimento che il sostegno.
I fattori di rischio più comuni per l’insorgenza del dolore cervicale sono riconducibili a fattori fisico-sociali come la sedentarietà e la postura scorretta o il verificarsi di eventi traumatici per il collo come il “colpo di frusta”.
La sedentarietà e la postura scorretta giocano un ruolo assai importante nella quotidianetà delle persone a causa del cambiamento lavorativo e sociale avvenuto negli ultimi decenni. L’avvento dei computer e dei cellulari ha spinto sempre più le persone a mantenere per lunghi lassi di tempo la stessa posizione inducendo così uno stress continuativo sulle strutture anatomiche e funzionali, inducendo così l’insorgenza della sintomatologia dolorosa.
I traumi cervicali come il “colpo di frusta” invece causano uno stress meccanico diretto sulle articolazioni vertebrali provocando manifestazioni dolorose localizzate nelle zona cervicale alta e bassa. Inoltre tali eventi possono scatenare sintomi neuro-vegetativi come la nausea, vomito, vertigini ecc. e talvolta estendere anche il dolore alla zone della spalla e del braccio.
Cefalea Cervicogenica
L’errata postura, i traumi, ed altri problemi quali il bruxismo ed anche disturbi visivi possono portare, in via generale, anomalie meccaniche nella zona cervicale superiore (vertebre C1-C3), e successivamente all’insorgenza del mal di testa che si espande dalla zona bassa del capo (zona occipitale) fino alla regione della fronte ( zona fronto-orbitaria). In associazione alla cefalea si posso manifestare inoltre altri sintomi come l’instabilità propriocettiva, meglio conosciute come vertigini, la nausea, oltre al disturbo del suono o della luce (fono e fotofobia).
Lombalgia
Il termine lombalgia definisce la presenza di un stimolo doloroso nella regione lombare che può essere scatenato da cause specifiche o cause aspecifiche.
Per questo motivo la comunità scientifica distingue e classifica la lombalgìa in due principali tipologie: specifica e aspecifica.
La prima rappresenta circa il 5-10% dei casi e riconosce specifiche cause scatenanti la sintomatologia dolorosa come: la sofferenza di tipo neurologico (sciatalgia, cruralgia etc.), le cause infiammatorie (muscoli, tendini, etc.), i problemi di natura infettiva e di natura neoplastica.
La seconda rappresenta la maggior parte della percentuale dei casi, in cui la lombalgia ha un’eziologia di tipo aspecifico e la sua comparsa è da ricercare nell’incapacità delle strutture che la compongono di svolgere correttamente la loro funzione. Per questo motivo viene identificata come di origine biomeccanica disfunzionale.
È molto importante sottolineare come i fattori fisico-sociali possano influire sull’insorgenza del dolore lombare. Infatti, come per la cervicalgia, lo stile di vita sedentario, la scarsa mobilità, traumi, interventi, ecc. possano portare nel tempo all’instaurarsi di alterazioni funzionali della curva lombare e così facendo alla presentazione di problematiche sempre più complesse come l’artrosi, ernie, sciatalgie, ecc.
Tra le cause più comuni di insorgenza di dolore lombare vi sono alterazioni provenienti dal sistema podalico (appoggio del piede). L’errato appoggio del piede può inficiare la meccanica delle strutture dell’arto inferiore provocando direttamente scompensi a livello dell’arco lombare e portando, a lungo andare, all’insorgenza della sintomatologia dolorosa.
Osteopatia Viscerale
Con il termine visceri si identificano gli organi della cavità toracica e addominale e le strutture ,come le membrane connettivali, che li avvolgono. Essi sono tenuti, direttamente o indirettamente, allo scheletro mediante legamenti e fasce, permettendo loro di rimanere correttamente vincolati durante i movimenti.
La mobilità degli organi della cavità addominale è costantemente influenzata dalla spinta propulsiva diaframmatica. Durante le fasi di inspirazione ed espirazione gli organi subiscono direttamente la forza del diaframma, venendo spinti rispettivamente verso il basso e verso l’alto. La mediazione tra le pressioni interne, la tensione legamentosa dei visceri e lo stato tensivo dei diaframmi (toracico primario, toracico superiore, pelvico) permettono il giusto movimento di ciascun organo contribuendo alla salute corporea.
La motilità invece rappresenta l’attività cellulare intrinseca dell’organo. Tale attività viene ripetuta in maniera costante e ritmica durante la vita dell’organismo. Essa, se mantenuta armonica, è significativa di ottima salute dell’organo stesso.
Le restrizioni di mobilità o motilità dei viscere, essendo strettamente correlati alla struttura rachidea, possono influenzare i vari segmenti della colonna stessa e di conseguenza causarne ipomobilità.
Problematiche fisiche, interventi chirurgici, aderenze cicatriziali, ecc. costituiscono le cause più comuni di insorgenza di restrizioni dell’organo creando interazioni scorrette tra il viscere e la colonna.